Un libro, un viaggio
di Alessandra Lumachelli
"STORIA NERA DI UN NASO ROSSO"
Un noir atipico. Composto da capitoli che portano il nome del personaggio che, in quel capitolo, racconta. Si può leggere iniziando da un capitolo
a caso, ed il senso comunque resta quello: il buio, ovunque. Non è solo
Angelo “il cattivo”. Certo, la storia parte da lui, l’oncologo del
reparto pediatrico, che fa anche il clown-terapeuta. Ma quasi ogni
personaggio del romanzo commette un crimine. E chi non lo commette
penalmente, omette comunque di vivere, perciò il crimine lo rivolge
verso la propria vita. Milano fa da sfondo ad un clima opprimente. La
prigione dell’aria che manca, degli orizzonti chiusi, dell’incapacità di
essere liberamente se stessi. Non è mai colpa del fato. C’è sempre una
seconda chance. Ma ogni personaggio decide di seguire l’ovvio, il già
stato, il predefinito. Nessuno chiede davvero a se stesso di volare al
di là del filo spinato, che alcune famiglie piantano nel cuore dei
propri cari. Bellissimo. Dalla devastazione letta, si ricava un gran
desiderio di essere felici.
Alessandro Morbidelli, “Storia nera di un naso rosso”, 2017, Lugano, Todaro edizioni.
Alessandro Morbidelli, “Storia nera di un naso rosso”, 2017, Lugano, Todaro edizioni.
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